Premio Fogazzaro - Alberto Buscaglia

Alberto Buscaglia
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I Concorsi letterari del Premio Antonio Fogazzaro

Dopo una prima sperimentazione che vide nei primi due anni (2008 e 2009) la proposta di un solo concorso dedicato al Racconto inedito diviso in due sezioni, adulti e ragazzi, già con il terzo anno (2010) i concorsi imboccarono strade più precise e più selettive con l'istituzione di una sola sezione per il Racconto inedito solo per adulti, una prima prova per la Poesia inedita e l'inaugurazione di una sezione dedicata alla scrittura creativa "al tempo di Facebook", un concorso che avrebbe avuto lunga vita e gran successo. Con il terzo anno (2011) dopo un'attenta valutazione con la prestigiosa giuria, il concorso per la Poesia si caratterizzava con più attenzione per quella Edita e sbarrata al di sopra dei 50 anni degli autori, un modo per sentire il polso della ricerca poetica mediamente più giovane e per caratterizzare maggiormente il nostro concorso tra i moltissimi che vengono banditi annualmente in Italia. In quello stesso anno la scrittura creativa "al tempo dei social" faceva il passo decisivo: il Premio Fogazzaro apriva una propria pagina su Facebook e adeguava il tema del concorso maggiorenne dedicato ai "Viaggi sentimentali", alla prosa breve di Facebook invitando i concorrenti a redigere originali "Cartoline dal Premio". Iniziava così una sorprendente stagione letteraria 2.0 con una sempre più numerosa compagnia di autori che sarebbe durata, con grande sorpresa degli organizzatori, fino alla Decima edizione del Premio.
Da quella quarta edizione, importante punto di svolta del Premio Fogazzaro, le tre sezioni concorsuali si consolidarono sia
per l'eccellente qualità dei testi che per il numero sempre in crescita degli elaborati e dei volumi. Con la chiusura della sezione Facebook è nata l'esigenza di un concorso dedicato alla memoria e all'identità della nostra storia, nel nostro caso identità che deve ricercarsi sul territorio, e
cimentarsi con la sua vita minuta e la sua storia, il suo linguaggio e le sue tradizioni. Proprio per questa esigenza per il Premio 2018 è stato ideato il nuovo concorso intitolato al "Baule della memoria".
Ideato nel 2008 da Alberto Buscaglia con il supporto e la collaborazione dei Comuni di Valsolda, Porlezza e Tremezzo, il Premio Antonio Fogazzaro si proponeva innanzitutto di risvegliare l'attenzione su Antonio Fogazzaro, uno dei grandi scrittori italiani tra Otto e Novecento, sottolineandone la forza narrativa e la modernità della sua scrittura e del suo pensiero, spaziante tra filosofia, problematiche religiose e scientifiche. Nel contempo si istituiva una necessaria iniziativa culturale su un territorio non proprio opportunamente attrezzato in eventi culturali. L'introduzione di specifici concorsi letterari rivolti agli autori di tutta la penisola ha poi avuto un eccezionale traino di comunicazione per la conoscenza della Valsolda, quel lembo di terra e di lago che confina con la Svizzera ticinese che proprio Fogazzaro ha reso letterariamente celebre in alcuni dei suoi romanzi maggiori, e sulle cui sponde si affaccia la suggestiva casa materna dello scrittore vicentino, meta amata di molte sue lunghe estati di riposo e di lavoro  letterario, oggi visitabile grazie al generoso lascito dell'ultimo dei suoi eredi, il marchese Giuseppe Roi, al FAI.
Negli anni il Premio ha collaborato per i suoi eventi con molti dei Comuni che dalla piana di Porlezza scendono verso il lago di Como: Carlazzo, Grandola ed Uniti, Bene Lario, Menaggio, Griante, Lenno e con il capoluogo Como. Ha collaborato con Associazioni e Enti culturali come Parolario, International PEN, Fondazione Villa Carlotta, Università dell'Insubria, Associazione G. Carducci, Circolo Filologico di Milano, Fondazione Cineteca Italiana di Milano, FAI Villa Fogazzaro, Museo Casa Pagani di Castello Valsolda.
Negli anni l'organizzazione e l'amministrazione del Premio è stata svolta da Comunità Montana delle Valli del Lario e del Ceresio, UNITRE Porlezza, Comune di Valsolda, BIM Bacino Imbrifero Montano del Ticino. Tra i sostenitori e contributori: Consiglio Regionale della Lombardia, Regione Lombardia-Culture Identità e Autonomie, Fondazione Cariplo, Intesa Sanpaolo, Banca di Credito Cooperativo di Lezzeno, Comune di Valsolda, BIM, Credito Valtellinese.
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