Biografia - Alberto Buscaglia

Alberto Buscaglia
Alberto Buscaglia
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Biografia

Alberto nasce a Milano il 22 settembre del 1944 in compagnia del gemello Gianni, con il quale ha poi condiviso la formazione culturale e gran parte delle scelte professionali. Durante gli studi i due fratelli frequentano e collaborano con il
Centro Studi Cinematografici di Milano, il cineforum di orientamento cattolico dedicato agli studenti delle scuole superiori che aveva la sua sala presso l'Istituto Gonzaga, straodinaria palestra per conoscere e assimilare il linguaggio del cinema attraverso i film di Kubrick, W. Wyler, Kurosawa, Truffaut, Bergman, Capra, Bresson, Ichikawa, Drayer, Ford, Fellini... Sulla scorta di queste importanti "letture" Alberto e Gianni, con alcuni compagni di scuola e alcuni amici del CSC, si cimentano nella realizzazione di cortometraggi in 8 e 16 mm; ma per le difficoltà dovute ai mezzi tecnici dell'epoca e ai relativi costi insormontabili, non saranno mai portati a termine. Il vero apprendistato con la pratica del cinema avviene negli anni Sessanta. Alberto è assunto come assistente in alcune produzioni documentaristiche e cinematografiche della "Edison Film" e della "22 Dicembre", le case di produzione ideate e guidate da Ermanno Olmi, il giovane regista che con tenacia e genialità, partendo dalla grande industria, è riuscito nell'ardua impresa di produrre del cinema d'autore a Milano, iniziando da un originale e poetico documetarismo industriale per approdare al vero lungometraggio con un film che nel 1961 stupisce la critica, Il posto. Alberto vi entra come assistente operatore nel momento della trasformazione della Edison Film nella nuova casa di poduzione 22 Dicembre, collaborando a I fidanzati di Ermanno Olmi, Una storia milanese di Eriprando Visconti, Il terrorista di Gianfranco De Bosio. Subito dopo questa importante esperienza Paolo Grassi, direttore del Piccolo Teatro di Milano, affida ad Alberto e Gianni la conduzione dello  studio fotografico del Piccolo Teatro, dove, dopo Ugo e Mario Mulas, per due lunghe e importanti stagioni (1963/64) sono i fotografi di scena ufficiali, potendo collaborare con le loro LeicaM3 a fianco di registi come Giorgio Strehler e Virginio Puecher.
Cronaca famigliare

Una piccola storia famigliare per immagini. Una storia minima italiana, con radici, fusto e rami che affondano e si sviluppano nel profondo di una geografia apparentemente opposta, ma nella relatà profondamente unita proprio dalle rispettive peculiarità geografiche e culturali. Nord e sud si ritrovano, come è successo a tanti nuclei famigliari in un'Italia apparentemente molto lontana nel tempo, nel cuore di una città come Milano, che è divenuta la metropoli che è anche per l'incontro di queste due italie molto diverse per lingua e tradizioni, ma con salde radici culturali comuni. La famiglia paterna, Buscaglia-Del Conte (foto sotto), proviene da Novara, lembo geograficamente piemontese ma anche un po' lombardo. Quella materna, gli Scoccimarro-Curci, provenornte dalla luminosa Trani, nella Puglia degli Svevi e una costa che guarda verso oriente...
Alla fine degli anni Sessanta Alberto e il fratello Gianni aprono uno studio fotografico in via San Maurilio, nel cuore della vecchia Milano. Si occupano di pubblicità, ma soprattutto documentano l'attività degli artisti che in quel periodo operano a Milano, collaborando con alcuni di essi (Turi Simeti, Jorge Eielson, Aldo Tagliaferro) all'elaborazione di opere e actions; o fissando sulla pellicola aspetti di una realtà metropolitana elusiva e in continuo mutamento, quella che solo l'occhio della macchina fotografica sa individuare e può fissare. Indicative di questa ricerca creativa sono due mostre di quel periodo: Reperti, a Palazzo Sormani-Biblioteca Civica di Milano, e Volo di aliante blu, alla Galleria il Diaframma; la prima dedicata alla percezione selettiva dell'occhio fotografico nella relatività del tempo e dello spazio, la seconda alla rappresentazione della concettualità gestuale (e alla sua intrinseca "teatrale" irripetibilità) nell'arte contemporanea.
Parallelamente, in quegli stessi anni, lavora con il fratello Gianni a numerosi progetti cinematografici e radiofonici, scrivendo soggetti e sceneggiature e ideando e dirigendo per Radio Rai alcuni programmi sperimentali realizzati nello Studio di Fonologia di Milano con uno dei fonici più creativi di quegli anni, Marino Zuccheri. E' l'inizio di una lunga attività radiofonica e televisiva per la Rai che si protrarrà sino alla fine degli anni Novanta e che attualmente prosegue, sempre nell'area del teatro e della fiction radiofonica, con la Rsi-Radio della Svizzera italiana.
Dall'inizio degli anni Ottanta Alberto, in tandem con Gianni, si dedica alla regia teatrale, collaborando con Teatri e Compagnie di Milano e della Svizzera di lingua Italiana, e impegnandosi successivamente anche in attività didattiche e di laboratorio legate al lavoro dell'attore, alla messa in scena e alla drammaturgia.
Nel biennio 1997-98 Alberto è chiamato a curare la direzione artistica delle manifestazioni del Premio Andersen di Sestri Levante.
Nel 2008 crea il Premio Antonio Fogazzaro di cui ha curato la direzione artistica e le attività editoriali fino al 2020. Nel 2009, per la sua attività registica intorno a Guido Morselli e alla sua opera, è invitato a far parte del "Comitato Guido Morselli Genio Segreto" e della giuria del Premio letterario omonimo per il romanzo inedito.  
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